Paura eh...

Da L'Arena di Verona


La faccia nascosta della luna


Cantanti, rockstars, attori, registi. Qual’è l’abitudine più comune del pubblico nel giudicare tali categorie di persone? Ce li immaginiamo eterei, intoccabili, inavvicinabili, quasi come fossero abitanti di un altro pianeta, o perchè no, della luna.

Ma i Pink Floyd ci hanno insegnato che esiste un altra faccia della luna, un luogo in cui, come descriveva Ariosto nel suo “Orlando Furioso”, sono destinate le menti, le certezze e le concretezze di chi, nella terra, ha perso la ragione. 

Proprio in questo luogo, in questo lato oscuro della luna, sembrano molte le star del cinema e della musica a reclamare cittadinanza. 

Parla proprio di loro il nuovo libro di Carlo Lucarelli “La faccia nascosta della luna. Storie di delitti e misteri tra musica, cinema e dintorni”. Un libro in cui il noto giallista emiliano racconta le storie di quegli angeli caduti, quelle star, che sono state viste implicate in casi di omicidi, suicidi, sparizioni, guai giudiziari e molti altri casi incredibili che rimangono semplicemente misteriosi. A volte vittime, a volte carnefici, direttamente coinvolti o indirettamente responsabili, le celebrità protagoniste di casi di cronaca sono state molte e diverse tra loro.

Perchè qualcuno sostiene che Marilyn è ancora viva?

Perchè Jimi Hendrix e tanti altri sono morti a ventisette anni? Verrà mai risolta l’ossessione chiamata Dalia Nera? Luigi Tenco, suicidio od omicidio? Il rock è veramente la musica del demonio?

Trentanove storie, trentanove casi, contraddistinti dall’apparente impossibilità di tessere un filo comune che possa erigersi ad unico comune denominatore.

Forse è proprio quell’altra faccia della luna la base di queste storie.

Lucarelli, con la straordinaria forza narrativa che ne ha da sempre contraddistinto la scrittura, riesce ad immaginare un territorio comune, una sorta di non luogo, dove la metà più oscura di ogni artista riesce con forza a prevalere sulla ragione e sulla coscienza.

Il lettore, allo stesso tempo spettatore, ascoltatore e fan, non può che sentirsi catturato da questi racconti che riescono nel tentativo di sviluppare una sorta di empatia nei confronti degli angeli caduti del mondo dello spettacolo. 

Forse perchè è proprio l’errore, il dramma ed il peccato a farceli sentire vicini, privandoli di quel senso di intoccabilità che li ha da sempre caratterizzati e facendoceli sentire umani. 

Terribilmente umani.


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